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Angiolo Gracci (fondatore):la vita, gli scritti
Ferdinando Dubla (direttore):biografia e opere
 
 

 ANTONIO GRAMSCI A TARANTO

il tavolo di presidenza della presentazione al Salone della Provincia di Taranto il 25 maggio 2009 del libro "La Russia di mio nonno" di Antonio Gramsci jr. -- al centro nella foto in camicia bianca

 ----- Ferdinando Dubla -- Massimo Giusto -----

Siamo orgogliosi di ricevere qui a Taranto, in qualità di responsabili del Centro Studi “Gramsci” e curatori della piccola antologia edita da Chimienti quest’anno “Il Gramsci di Turi”, il nipote del grande uomo politico elaboratore dei “Quaderni” e recluso nella casa penale “di cura” (un eufemismo) di Turi di Bari dal 19 luglio 1928 al 19 novembre del 1933. 

L’occasione è la presentazione del libro edito da L’Unità nel 2007 “La Russia di mio nonno” che si terrà lunedì 25 p.v. nel Salone della Provincia e a cui interverranno Giorgio Baratta, Presidente dell’International Gramsci Society-sez. Italia e il premio Nobel Dario Fo.

Abbiamo voluto quest’incontro, strettamente collegati alla meritoria Associazione di amicizia Italia-Ucraina, perché siamo convinti che la Puglia abbia un debito fortissimo contratto con Gramsci: e infatti alla giornata tarantina, seguirà una visita alla cella di Turi di Bari il martedì seguente (con un convegno nel pomeriggio) che non mancherà certamente di suscitare forti tensioni emotive in noi, ma soprattutto nel nipote Antonio jr.

Antonio Gramsci jr. è nato a Mosca nel 1965 dal padre Giuliano, secondogenito di Antonio Gramsci (dopo Delio) e Zinadia Brykova; laureato in biologia, è musicista come la nonna (e moglie di Gramsci) Giulia Schucht. Membro del partito Comunista della Federazione Russa, il suo libro ricostruisce con rigore la geografia degli affetti della famiglia Schucht e in particolare delle tre sorelle Eugenia, Tatiana e Giulia, nate ed allevate, insieme ad altre due sorelle e un fratello, in una famiglia altoborghese di origine tedesca in esilio in Svizzera e in Italia. Infatti il padre, Apollon Schucht, era un socialista rivoluzionario, già confinato con moglie e figli dal regime zarista in Siberia. Il libro ha avuto il merito, tra gli altri, di precisare meglio il profilo della zia Tatiana, la donna che seguì con affetto e dedizione assoluti le vicissitudini del Gramsci recluso a Turi e a cui si deve, insieme a Piero Sraffa, la salvezza dei manoscritti dei “Quaderni”.

Il padre Giuliano, prima della morte avvenuta il 23 luglio del 2007, aveva lamentato l’oblio italiano nei confronti dell’illustre genitore, criticando implicitamente l’Istituto Gramsci diretto da Giuseppe Vacca,  e aprendo una vera e propria diatriba sui diritti d’autore relativi alle celebri opere. Sull’Unità del 28 luglio di quell’anno, Antonio Gramsci jr. aveva denunciato le condizioni pessime in cui si era trovato a Mosca il padre nei suoi ultimi giorni di vita, alle prese con una sanità russa degradata e indifferente verso i cittadini.

Il libro di Antonio Gramsci jr. sarà presentato da Giorgio Baratta, a cui chiederemo di trasformare il nostro Centro Studi di Taranto in una sezione dell’International Gramsci Society-Italia; Baratta è non solo professore emerito dell’Università di Urbino, ma autore del documentario, che verrà proiettato in apertura dell’incontro di lunedì, “Viaggio nel mondo di Gramsci”.

Alla serata ha assicurato la sua presenza Dario Fo: non tutti sanno che questo grande uomo di spettacolo è uno studioso del pensiero e dell’azione di Gramsci, sebbene convinto del progressivo isolamento a cui lo costrinse il Partito Comunista dell’epoca. Sarà oggetto sicuramente di discussione la sua interpretazione (crediamo anche scenica e anticonvenzionalmente gestuale, a suo modo) per un incontro che avrà come palcoscenico, finalmente e in maniera inaspettata, proprio la nostra città.

 

Ferdinando Dubla-Massimo Giusto, 23 maggio 2009